L’ISEE (indicatore situazione economica
equivalente) è un parametro che indica la situazione economica delle
famiglie. Da questo parametro – attraverso un ricalcolo – si ottiene
l’ISEEU (Indicatore della Situazione Economica Equivalente
Universitario).
Chi è iscritto all’università conosce
bene l’ISEEU, in quanto questo parametro è utilizzato sia per l’accesso a
particolari benefici (borse di studio, sussidi, alloggi, mensa) sia per
il calcolo delle tasse universitarie, esso si differenzia dall’ISEE in
quanto:
- i redditi e i patrimoni dei fratelli/sorelle sono calcolati al 50%;
- vi è l’integrazione del nucleo
familiare dello studente con quello dei genitori anche se con esso non
residenti: questo perché lo studente fuori sede – che acquisisce
residenza diversa da quella del nucleo familiare di origine – potrebbe
accedere più facilmente ai benefici concessi agli studenti universitari
se non si tenesse conto del reddito/patrimonio dei suoi genitori (vi è
comunque la figura dello “studente indipendente”, attribuibile agli
studenti che hanno determinati requisiti);
- vi è la previsione di un indicatore della situazione economica equivalente all’estero: questo perché vi è la necessità di valutare la condizione degli studenti stranieri iscritti presso le Università Italiane.
- vi è la previsione di un indicatore della situazione economica equivalente all’estero: questo perché vi è la necessità di valutare la condizione degli studenti stranieri iscritti presso le Università Italiane.
Il Governo Letta, con il Dpcm
159/2013 ha modificato i criteri di calcolo dell’ISEE (e di conseguenza
viene calcolato in modo diverso anche l’ISEEU); i nuovi criteri
entreranno in vigore dall’8 febbraio, giorno a partire dal quale
decorreranno i 120 giorni per emanare tutti i decreti attuativi.