giovedì 3 febbraio 2011

IL GORNO DELLA MEMORIA ... CORTA.


« La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.»
 
(Legge 20 luglio 2000, n. 211 - Istituzione del "Giorno della Memoria" in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.)

Questo è un esempio, ma in realtà di giorni della memoria ce ne sono molti. Il 25 aprile si ricorda la Resistenza contro il nazifascismo, il 2 giugno si ricorda la nascita della Repubblica Italiana. Quest’anno si ricordano i 150 anni dell’unità d’Italia, hanno istituito addirittura il 17 Marzo come festa nazionle.

Quante date, quante cose da ricordare!

Eppure, secondo me, tutte queste ricorrenze non hanno più senso … hanno perso la loro funzione, ormai sono solo degli eventi  mondani, dei giorni in cui politici e simili fanno i loro bei discorsetti o giorni in cui non si va a lavoro. Punto.

Secondo me ricordare l’olocausto o la Resistenza non serve solamente per commemorare la memoria delle persone che sono morte ingiustamente oppure hanno combattuto per la libertà di questo paese, serve per insegnare determinati valori che si sono affermati nella storia, serve a non ripetere più gli stessi errori.

Lo trovo un po’ un controsenso commemorare gli Ebrei morti per le gesta pazzoidi di un dittatore e poi permettere, ad esempio, ad esponenti del governo di dire che si deve sparare sugli immigrati o che i musulmani sono tutti terroristi. Ciò che portò all’olocausto è stata proprio la discriminazione verso  un popolo, e oggi non si trae insegnamento da quello che ci fu in passato. Si ragiona solo per stereotipi, i gay sono considerati malati, tutti gli immigrati sono considerati criminali … si giudica la gente ancor prima di conoscerla associando le persone ad un determinato “status”, e in relazione a quello status si decide se si tratta di qualcuno che merita di essere considerato o condannato. Si parte col pregiudizio. 

Allora è vero che la storia non ci ha insegnato niente.

Che senso ha festeggiare la festa della Repubblica, o l’unità d’Italia, mentre si permette di governare ad un partito come la Lega che non fa altro che criticare la “Roma ladrona” e sogna per creare la c.d. “Padania”? Come si fa a festeggiare l’unità di un paese se c’è una minoranza che il paese lo vuole dividere?

Che senso ha festeggiare il 25 aprile, ricordare la “Resistenza” che ha contribuito a liberare l’Italia da un dittatore se poi alla fine ci facciamo passare sopra qualsiasi cosa, qualsiasi scandalo o semplicemente lasciamo al governo tizi che fanno solo i loro interessi?

Ma l’avete visto il popolo egiziano? In massa sono scesi in piazza per chiedere le dimissioni di qualcuno che non li rappresenta, e non hanno intenzione di smettere fino a quando ciò che chiedono non verrà fatto. Gli egiziani di oggi stanno facendo quello che fecero i partigiani in Italia, stanno cercando di liberare il proprio paese .. perché hanno capito che lamentarsi e basta senza agire non serve a nulla.

Ecco, i “giorni delle memoria”, tutte queste ricorrenze, dovrebbero essere utilizzare per insegnare i valori affermati durante il passato, dovrebbero insegnare a non commettere più gli stessi errori … perché dei giorni commemorativi fini a se stessi non ce ne facciamo nulla.
Non basta ricordare il prigioniero di guerra o il deportato di Auschwitz, bisogna fare in modo che ciò che hanno passato quelle persone non accada più; non basta ricordare i partigiani morti per salvare l’Italia, bisogna adoperarsi per far si che l’Italia rimanga il paese che loro hanno salvato, togliendolo dalle mani di chi lo “governa” per il proprio tornaconto. Altrimenti sarebbe uno schiaffo alla loro memoria.

Insomma  è come fare il regalo alla mamma alla festa della mamma, e poi trattarla male tutto il resto dei 364 giorni .. un controsenso.

Ecco .. tutto questo mi è venuto in mente mentre sentivo alla tv alcuni discorsi fatti da personaggi dalla dubbia moralità il 27 gennaio.