domenica 3 aprile 2011

"ACCOGLIENZA" all'Italiana

Manduria: "Centro di accoglienza" Fonte: http://www.flickr.com/photos/paride81/5571664538/




L’altro giorno a “Le Iene” ho visto un servizio che mi ha lasciata letteralmente senza parole.

Un inviato ha, di fatto, percorso tutto il tragitto che fanno migliaia e migliaia di magrebini per scappare dall’Africa e arrivare in Europa.
In sostanza vengono stipati come una mandria di mucche su un furgoncino (scoperto) circa 100 – 120 persone, in uno spazio che ne può contenere circa la metà se non meno, quindi uno sull’altro. Queste persone percorrono 2500 KM (si, avete letto bene, duemilacinquecento chilometri) nel Sahara, dove trascorrono anche la notte (quindi subiscono un’escursione termica allucinante). Durante il tragitto sotto il sole cocente si mettono sotto alcune coperte per ripararsi dalla sabbia. E il rischio di rimanere in mezzo al nulla per un guasto al motore è altissimo.
Lo fanno perché non ne possono più della fame, della guerra. Hanno solo un sogno, quello di approdare nel “democratico” mondo occidentale, dove le persone hanno una casa ed un lavoro, e possono condurre un’esistenza dignitosa . Ovvio, non è così, i poveri ci sono anche qui. Però i magrebini che ne sanno? Loro vogliono solo andar via, e affrontano tutto questo perché ormai non hanno più nulla da perdere.

Dopo il viaggio si imbarcano, passano giorni in mare, alcuni muoiono, altre barche affondano .. i più fortunati approdano qui.
Arrivati in Italia possono chiedere asilo, dichiararsi rifugiati, e in quel caso sono portati nei centri dedicati. I più fortunati riescono ad avere un permesso di soggiorno. Se invece non vengono identificati subito, sono trasferiti nei CIE, dove sostanzialmente sono trattenuti in vista dell’espulsione definitiva (diciamo che è una specie di prigione). Se scappano, sono classificati come clandestini e quindi se vengono presi, poi vengono rimpatriati.

Questo meccanismo è venuto meno in questi giorni, a causa della grande ondata migratoria. Lampedusa scoppia, non si riescono a gestire tutti gli immigrati, si deve trasferirli altrove.

Il Governo Italiano questa ondata se l’aspettava, lo dichiarò Maroni in tv, però invece di prepararsi al peggio, hanno deciso di lasciar correre.
Ed è qui, che arriva la genialata del governo Italiano. Invece di trasferire questi disperati in posti dignitosi sparsi per l’Italia, zitti zitti, senza avvisare nessuno, fanno una tendopoli stile dopo-terremoto dell’Aquila (quelle tanto confortevoli, che è come “starci in vacanza”, ricordate?), a Manduria. Poco importa se si incazzano tutti, dal sindaco di Manduria (PDL – che tra l’altro si è dimesso) al governatore della Puglia. Gli enti locali servono solo come capro espiatorio quando c’è bisogno di dare la colpa a qualcuno, per il resto non vengono minimamente considerati. La cosa proprio geniale è che, ad oggi, quel campo, non ha una connotazione giuridica. Cioè, non si tratta di un CIE (Centro di identificazione ed espulsione), ne di altri tipi di centri di accoglienza, però se le persone scappano di li perdono la possibilità di chiedere asilo e vengono classificati come clandestini. Insomma, le solite cose all’italiana. Si parlava di massimo 1500 persone, invece sono molte di più.

La paura dei manduriani è anche comprensibile. Del resto tra quella gente disperata potrebbero esserci anche criminali, è inutile che ci prendiamo in giro, non sono tutti santi gli immigrati. Ed era compito dello stato rassicurare i manduriani e fare in modo da non dar ragione ai cittadini di avere paura.

Ed invece? A Manduria si fa la caccia all’immigrato, con la complicità della polizia che “si attiene alle disposizioni”. In questo video http://www.youtube.com/watch?v=RMxzN-WB_0E si vede un furgoncino bianco (che sicuramente non è adibito al trasporto delle persone perché non ha finestrini) che entra nel campo per riportare dei tunisini che erano fuggiti. La polizia non ci trova nulla di strano, anzi, fa cenno ad un componente della “ronda” che possono continuare a fare quello che stanno facendo basta che non usano le maniere forti. La polizia, che dovrebbe garantire la sicurezza, fa scappare i tunisini come se niente fosse e poi li fa riportare dalle ronde, come se tutto questo fosse normale.

E nel campo? Come si vive?

Non c’è cibo a sufficienza, idem per bagni e docce. Nessuno spiega agli immigrati come fare per chiedere asilo, non vengono ascoltati. Noi, che abbiamo avuto la “fortuna” di nascere nella parte fortunata del mondo, che abbiamo la democrazia e non abbiamo la guerra o la povertà che c’è in Africa, noi che abbiamo la presunzione di poter insegnare la democrazia agli altri, noi, proprio noi, li stiamo trattando come  animali.
Noi, che quando andiamo all'estero e troviamo la polvere sulla scrivania della stanza d'albergo dove alloggiamo quando torniamo in Italia ne facciamo un caso di stato, non stiamo garantendo i diritti fondamentali ad un gruppo di essere umani.

Allora scappano, chi non lo farebbe? Voi rimarreste li, in quelle condizioni? Vogliono andare in Francia, Belgio .. a ricongiungersi con i loro parenti .. o semplicemente perché hanno capito la situazione italiana e vogliono scappare. Il problema è che, scappando dal campo, anche se arrivano al confine la Francia li respinge, perché sono classificati come “clandestini” che, badate bene, non è sinonimo di “criminale”, semplicemente significa che non hanno permesso di soggiorno. Punto.
In realtà un modo ci sarebbe per farli andare in Francia o in genere in Europa. Come scritto in un articolo del Fatto Quotidiano «il governo dovrebbe fare un decreto d’urgenza sulla linea di quello che fece nel1991 durante la crisi albanese. “L’esecutivo può e deve emanare una legge di protezione temporanea”, dice l’avvocato che sottolinea come la normativa non solo sia contemplata dalle disposizioni europee (articolo 78 del Trattato di Lisbona), ma soprattutto sia esplicitamente prevista anche dal Testo unico sull’immigrazione. “L’articolo 20 recita che in presenza di guerre, catastrofi o altri eventi di particolare gravità – sottolinea Guarino – ai migranti è consentito temporaneamente di stare in Italia e di girare nell’area Schengen”. »

Non si adotta questa soluzione perché la LEGA storcerebbe il naso e mister B. non può permettersi di perdere l’appoggio di Bossi.

Conclusione?

Hanno già cominciato a farsi pubblicità, dicendo che la situazione sarà risolta al più presto, che ci saranno 100 rimpatri al giorno, che tengono sotto controlla la situazione. Intanto dal campo continuano a fuggire (per fortuna), in mare vengono dispersi barconi dove muoiono persone, nel campo ci sono condizioni che violano i diritti umani. Ma state tranquilli, anche se vengono violati diritti umani da noi non arriveranno mai le bombe, tanto petrolio non ne abbiamo. Al massimo l’UE ci fa pagare una piccola multa e poi amici come prima.